Emorroidi: cause e rimedi

Emorroidi: cause e rimedi

Le emorroidi sono un fastidioso disturbo che colpisce l’ano e la mucosa che lo riveste; molto spesso del tutto asintomatiche, possono essere talvolta caratterizzate da dolore, fastidio ed eventualmente sanguinamento. Abitudini alimentari e sedentarietà sono tra le cause più comuni delle emorroidi (o più correttamente dell’infiammazione delle emorroidi), disturbo particolarmente fastidioso e spesso anche doloroso che può essere prevenuto modificando lo stile di vita, o curato seguendo un’adeguata terapia. Nei paesi occidentali quasi il 50% della popolazione con più di 50 anni soffre di emorroidi; questa patologia può presentarsi a qualsiasi età, tuttavia la sua incidenza aumenta con l’invecchiamento. Sono colpiti sia donne che uomini, anche se quest’ultimi in maggiore percentuale. Da considerare che esiste anche una certa predisposizione alla patologia, vuoi per familiarità, per ereditarietà o per costituzione per cui alcuni individui risultano essere più sensibili ai fattori che determinano lo sviluppo delle emorroidi. In generale però si può affermare che un’alimentazione povera di fibre, un lavoro sedentario, poca attività fisica caratterizzano lo stile di vita della maggior parte della popolazione dei paesi sviluppati, dove cioè il benessere ha tolto molte malattie favorendone la diffusione di altre, come appunto le emorroidi. Tra i sintomi principali che possono presentarsi a seguito dell’infiammazione delle emorroidi ricordiamo:

irritazione e fastidio attorno all’ano,

prurito,

gonfiore,

dolore (soprattutto durante l’evacuazione),

feci con sangue.

Generalmente la prognosi è ottima e solo raramente sono necessari trattamenti invasivi per la risoluzione del disturbo. In genere tendono a risolversi spontaneamente dopo qualche giorno, ma può essere utile provare ad accelerarne la guarigione e prevenirne nuovi episodi attraverso qualche attenzione allo stile di vita: consumare abbondanti quantità di fibra (verdura, frutta, cereali integrali), avendo però cura di introdurla gradualmente nella dieta per evitare la comparsa di gonfiore, bere abbondantemente per ammorbidire le feci, non ritardare l’evacuazione in caso di bisogno (alla lunga diventa causa di stitichezza),perdere peso se necessario, praticare regolare attività fisica. Quando ormai sono comparse è consigliabile: evitare sforzi durante l’evacuazione ,evitare l’uso della carta igienica a favore di salviette umide, generalmente più delicate sulla mucosa.

Ma quindi cosa vuol dire “soffrire di emorroidi?”

Significa che le vene dell’ano, dilatandosi progressivamente, danno origine alla malattia emorroidale, causa potenziale di dolore, fastidio, sanguinamento e prurito.

Vediamo in particolare alcune cause dirette ed indirette della patologia emorroidale:

abbiamo parlato di stipsi come una delle cause principali delle emorroidi, stipsi che nella maggioranza dei casi è dovuta ad una alimentazione errata, povera di fibre o troppo ricca di alimenti irritanti come le spezie, l’alcol, il cacao ed i crostacei che sono in grado, se consumati in quantità eccessive, di irritare significativamente la mucosa rettale, il lavoro sedentario, cioè passare molte ore consecutive seduti, può favorire il ristagno venoso a livello anale e rettale: il sangue ristagnando tende a dilatare i vasi emorroidali; abitudini igieniche sbagliate come quella di fermarsi in bagno a leggere per lungo tempo che determina un prolungato aumento della pressione sulle vene emorroidali oppure la cattiva abitudine di non assecondare subito lo stimolo dell’evacuazione, infatti trattenere le feci significa poi renderle più dure e quindi più difficili da espellere; variazioni dei livelli ormonali nelle donne possono fare insorgere una crisi emorroidaria: ciclo mestruale, gravidanza, menopausa, ovulazione; alcuni sport, come l’equitazione, il body building, il ciclismo, il motociclismo, se praticati con intensità e frequenza provocano continue sollecitazioni e continui traumi nella zona ano-rettale indebolendo così i tessuti emorroidali.

Cura

Oltre a buone abitudini, si può contrastare la patologia emorroidale ricorrendo all’uso di lassativi di volume, di flavonoidi e di preparati per uso topico. Vediamoli in dettaglio:

I lassativi di volume, cioè quelli che contribuiscono ad aumentare la massa fecale, sono un buon aiuto per chi non assume una sufficiente quantità di fibre con la dieta ed è impossibilitato a cambiarla. Sono prodotti di solito a base di semi di psyllium e di ispagula, di metilcellulosa o di sterculia. A contatto con i liquidi, queste sostanze si espandono, è per questo che bisogna assumerli con abbondante acqua. Il loro effetto benefico sulla sintomatologia e sul sanguinamento da emorroidi è stato comprovato da numerosi studi. E’ assolutamente controindicato l’uso di altri lassativi che non agiscono sul volume e la consistenza delle feci.

I flavonoidi sembrano essere efficaci nel ridurre il dolore ed il sanguinamento nei casi di crisi acuta. Possono essere prescritte dal medico compresse a base di diosmina  o di frazione flavonoica purificata e micronizzata  per 7 giorni: sei compresse al giorno per i primi 4 giorni, quattro compresse al giorno per i restanti 3 giorni. Anche i rutosidi  esplicano un’azione vasoprotettrice simile a quella dei flavonoidi.

Gli antiemorroidari ad uso topico sono a base di cortisonici e di anestetici locali. Di solito le pomate sono da preferire alle supposte, sia nel caso di emorroidi esterne che di emorroidi interne, perché il principio attivo si distribuisce meglio e per la loro facilità di utilizzo. Gli antiemorroidari a base di corticosteroidi riducono l’infiammazione e l’edema ed alleviano il prurito: fluocortolone e fluocinolone sono tra i cortisonici più potenti ed hanno un effetto prolungato. Gli anestetici locali sono utilizzati per alleviare il dolore ed il prurito anale; sono a base di lidocaina, tetracaina, cincocaina, pramocaina. Non si dovrebbe mai abusare di questi preparati in quanto può verificarsi una sensibilizzazione della cute anale, se infatti nel giro di una settimana il trattamento topico non ha effetti è indispensabile rivolgersi al proprio medico curante.

In molti casi può essere utile usare una supposta di glicerina prima dell’evacuazione.

In  gravidanza, a scopo precauzionale, è sconsigliato  l’uso dei classici preparati topici a base cortisone ed anestetico locale (siano essi in forma di crema o supposte); utile e senza alcun rischio risulta un’alimentazione ricca di fibre (verdure e frutta) e liquidi con lo scopo di favorire l’evacuazione; eventualmente l’uso di pomate non contenenti corticosteroidi se non diversamente indicato dal foglietto illustrativo (ad esempio Preparazione H® può essere usata in gravidanza, sia in supposte che in pomata). Non vengono di norma utilizzati preparati orali (compresse, bustine…).Preparati e rimedi omeopatici non presentano di solito alcuna controindicazione, mentre preparazioni fitoterapiche richiedono una attenzione maggiore ed in generale non se ne incoraggia l’uso per la scarsa conoscenza degli eventuali effetti sul feto.

In Svizzera esistono rimedi omeopatici ed integratori in compresse molto utili per risolvere i problemi emorroidari. I più usati sono Hemolingual compresse, una preparazione omeopatica molto efficace e l’Hamolind compresse un integratore contenente sostanze venotrope di idrolisato proteico (plesso venoso emorroidale) attivate e stabilizzate con una procedura speciale. Entrambe sono in libera vendita, non richiedono ricetta medica.

Potrebbe interessarti:

Carrello
Torna in alto
Scroll to Top
× Hai bisogno di aiuto?